Le 4 macro-fasi della produzione del vino
Prima di incamminarci in qualsiasi discorso sul vino, dalla degustazione alla sommellerie, è bene aver chiaro nella mente quali sono le 4 macro-fasi della produzione del vino.
Parliamo di fasi “macro” poiché sappiamo bene che nell’arco di tempo che va dalla vendemmia all’apertura della bottiglia, esiste tutta una poesia che racchiude decine e decine di passaggi “intermedi” su cui si costruisce l’identità del vino e, spesso, della singola bottiglia.
Possiamo comunque dire con certezza che, per tutti i vini, esistono queste 4 macro-fasi:
1
Vendemmia e pigiatura: il vino viene raccolto in vigna, con procedimenti automatizzati o manuali. Successivamente viene riversato nelle apposite macchine pigiadiraspatrici che possono, simultaneamente, eliminare la parte lignea (il raspo) e pigiare gli acini d’uva per ottenere il mosto.
2
Fermentazione alcolica: affinché il mosto si trasformi in vino è necessario che gli zuccheri si trasformino in alcool. Questa fase può essere più o meno breve e può caratterizzarsi per l’utilizzo più svariato di lieviti, enzimi, temperature controllate, contenitori di diversa fattura.
3
Affinamento e maturazione: Una volta fermentato, il vino subisce una fase di affinamento e maturazione, in cui le caratteristiche organolettiche si sviluppano e si stabilizzano. L’affinamento può avvenire in contenitori di diversa natura: legno, acciaio, anfore di terracotta, vasche di pietra. O, sovente, direttamente nella bottiglia in vetro
4
Imbottigliamento/confezionamento: quest’ultima fase, ovviamente, consente al vino di poter arrivare sulle nostre tavole nelle forme a noi più congeniali: dalla bottiglia al tetrapack, dalla damigiana sino alla lattina (can), ultima frontiera della wine experience americana (che si sta diffondendo velocemente anche in Italia)
PER APPROFONDIMENTI:
• Il futuro del vino è in lattina? (da Forbes)
• Appunti di viticoltura ed enologia su Agraria.org
• Vinificazione su Wikipedia
• Pigiadiraspatrice su Treccani.it