Si scrive Ghemme, si legge Nebbiolo dell’Alto Piemonte in una delle sue più preziose sfaccettature.
Parliamo di una DOCG storica (1997) e di un vino celebrato nella letteratura italiana dallo scrittore italiano Antonio Fogazzaro, nella sua opera “Piccolo Mondo Antico” (clicca QUI per leggere i versi dedicati al Ghemme). Curiosità: il Comune di Ghemme, in provincia di Novara, reca nello stemma un grappolo d’uva, in omaggio all’omonimo vino (foto).
Rosso nobile, prodotto della vinificazione del Nebbiolo (minimo 85%) con tagli di altre uve come la Vespolina e l’Uva Rara.
Un vino che invecchia almeno 34 mesi (addirittura 48 nella versione Riserva), di cui almeno 18 in legno (24 per la versione RIserva).
Un rosso che si fa aspettare ma che sa conquistare con la sua eleganza e i suoi profumi: una perla, insieme ad altri grandi vini, dell’Alto Piemonte.
Per approfondimenti
• Sito del Consorzio dei vini dell’Alto Piemonte
• Sito del Comune di Ghemme