Amarone, Ripasso, Recioto...tre vini diversi con un legame profondo.
La Valpolicella, zona di vino (ma anche di marmo), è forse la più conosciuta zona vitivinicola italiana nel mondo. Situata in provincia di Verona, è associata alle denominazioni di tre grandi vini italiani DOP: l'Amarone (DOCG), il Recioto (DOCG) e il Ripasso (DOC). Tre vini assolutamente legati tra loro, l'uno derivazione dell'altro, ma tre profili diversi di degustazioni. Proviamo a fare un minimo di chiarezza:
I vitigni base dei tre vini principi della Valpolicella sono principalmente la Corvina, il Corvinone e la Molinara. Il disciplinare permette anche altri tipi di uva, come la Croatina, ma in percentuali nettamente minori. L'uvaggio di questi tre vitigni da come risultato il vino Valpolicella Base DOC, da cui tutti gli altri.
Finita la vendemmia, le uve vengono lasciata appassire su dei graticci per circa 3 mesi (ogni produttore ha i suoi tempi e i suoi modi) prima di passare alla vinificazione. Al settembre successivo alla vendemmia (dopo circa un anno) il vino viene travasato in botti di rovere dove si affina per 2 anni (3 per la Riserva). Un Amarone vinificato quest’anno (2020) potrà essere bevuto, quindi, fra almeno 3 anni (2023).
Partendo sempre dal Valpolicella base, prima dell’affinamento si lascia riposare il vino nei tini dove è stato vinificato l’Amarone, lasciando a contatte il liquido con le vinacce, in modo che ceda parte dell’aroma tipico. Il tutto per 15-20 giorni, un tempo utile per una seconda fermentazione alcolica che dona struttura e rotondità al vino di partenza.
Il procedimento iniziale è lo stesso (vendemmia, appassimento su graticci, vinificazione) ma la fermentazione del Recioto viene fermata molto prima che gli zuccheri si consumino del tutto. Ne consegue che il Recioto rimane un vino passito dolce, dal corpo pieno e dal gusto vellutato e caldo.
Per approfondimenti:
• Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella
• Pro Loco Valpolicella – Portale
• Valpolicella su Agraria.org
• Famiglie storiche dell’Amarone