
La vendemmia del Moscato Bianco 2025 è ufficialmente iniziata nelle tenute dell'Asti DOCG, e le prime stime indicano una qualità eccezionale. Le uve, in perfetta salute, mostrano un equilibrio ottimale tra acidità, zuccheri e aromaticità, facendo sperare in un'annata memorabile per gli amanti di questo vino. Il Consorzio ha avviato la raccolta nelle aree a bassa collina, con l'obiettivo di concludere i lavori entro la prima settimana di settembre. Nonostante le ottime premesse qualitative, il settore deve fare i conti con diverse criticità.
Per salvaguardare la denominazione in un momento economico difficile, il Consorzio ha approvato una riduzione delle rese, passando da 100 a 90 quintali per ettaro. Una misura volta a mantenere l'equilibrio di mercato e preservare il valore del prodotto. Come sottolinea il presidente Stefano Ricagno, l'incertezza è ulteriormente acuita dalla conferma dei dazi americani del 15% sul vino. Questa tassa rappresenta un problema serio, soprattutto per il Moscato d'Asti, che da solo costituisce il 60% dell'export totale negli Stati Uniti. I dazi, uniti al crollo delle vendite in Russia, rischiano di creare una "tempesta perfetta" che potrebbe favorire la concorrenza locale.
Una Storia di Eccellenza e Riconoscimenti Mondiali 🍾
La storia dell'Asti DOCG è un intreccio di tradizione e innovazione che ha plasmato l'enologia italiana. Tutto ebbe inizio nel 1865 a Canelli, quando Carlo Gancia, dopo aver appreso le tecniche dello Champagne, applicò il Metodo Classico al Moscato bianco.
Nacque così il primo vino spumante italiano, progenitore dell'attuale Asti Spumante. Questa eredità storica e la dedizione dei viticoltori hanno culminato nel 2014, quando il paesaggio vitivinicolo di Langhe, Roero e Monferrato, di cui l'Asti DOCG è parte integrante, è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco. Questo prestigioso riconoscimento non premia solo la bellezza del paesaggio, ma celebra anche il ruolo fondamentale dei produttori nel mantenere viva un'economia che preserva un territorio unico per le generazioni future.