La riconferma di Libero Rillo nel Consiglio di Amministrazione di Federdoc, per il suo terzo mandato consecutivo, rappresenta una continuità nella rappresentanza del Sud Italia nel settore vitivinicolo nazionale. La sua rielezione, come membro del comitato esecutivo per la sezione territoriale che include Campania, Basilicata e Puglia, mira a consolidare un legame tra le istanze locali e le decisioni prese a livello nazionale ed europeo.
L'incarico offre a Rillo, già presidente del Consorzio di Tutela Vini del Sannio, la possibilità di contribuire alla difesa e alla promozione dei vini a denominazione, un compito che Federdoc persegue attraverso attività di lobbying, promozione e coordinamento. L'obiettivo è quello di garantire che le esigenze dei produttori del Sannio e di altri territori meridionali vengano considerate nelle politiche agricole e nelle questioni riguardanti le Indicazioni Geografiche.
La presenza di un rappresentante del Sannio in un'organizzazione di spicco come Federdoc sottolinea l'importanza crescente di questi territori nel panorama enologico italiano.
Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni d'Origine dei Vini, è l'organizzazione che rappresenta i consorzi di tutela del vino italiani. Il suo ruolo principale è quello di agire come un pilastro fondamentale per la difesa e la promozione del patrimonio enologico del Paese. Federdoc opera a livello istituzionale, giuridico e legislativo, sia in Italia che nell'Unione Europea e a livello internazionale, per proteggere le denominazioni d'origine e le Indicazioni Geografiche. Inoltre, svolge attività di promozione e valorizzazione dei vini italiani a denominazione, supporta i consorzi nel dialogo con le istituzioni e contribuisce a rafforzare la competitività del settore vitivinicolo attraverso la sostenibilità e l'innovazione.
Il Consorzio di Tutela Vini del Sannio non è un'entità recente, ma affonda le sue radici in una storia di cooperazione e tutela del territorio. La sua nascita formale, nel 1990, rispondeva alla necessità di salvaguardare e promuovere un patrimonio vitivinicolo unico, ricco di varietà autoctone come l'Aglianico, la Falanghina e il Piedirosso. I fondatori, un gruppo di viticoltori illuminati, compresero l'importanza di unire le forze per difendere le peculiarità della produzione locale e ottenere il riconoscimento di denominazioni d'origine controllata e garantita. La creazione del Consorzio ha segnato l'inizio di un percorso di valorizzazione, marketing e protezione delle eccellenze del Sannio, contribuendo in modo decisivo a far conoscere questi vini ben oltre i confini regionali e nazionali.