Donne e vino: la rivoluzione di Maria Luisa Alberico

Introduzione
Scheda Libro
Nel suo libro parla di un passaggio da “baccante” a sommelier: qual è stata la sfida più grande che ha dovuto affrontare come donna in un settore ancora dominato dagli uomini?
Quali sono, secondo lei, le competenze e i tratti fondamentali che oggi una donna deve avere per riuscire davvero nella carriera di sommelier o produttrice di vino?

Può raccontare un episodio preciso che le ha dimostrato che finalmente le donne stavano ottenendo il riconoscimento che meritano nel mondo del vino?
Tra tutte le storie di donne legate al vino che ha incontrato, qual è quella che più l’ha colpita e che secondo lei meriterebbe più attenzione?

Se dovesse descriversi come un vino, quale sceglierebbe e perché?
Qual è stato il momento più emozionante o inaspettato durante il suo percorso professionale nel mondo del vino?
Un’esperienza però rimane nel mio ricordo e mi riempie di orgoglio: l’aver ideato, proposto e realizzato, con la mia Associazione Donna Sommelier Europa, in Alta Valle di Susa, la sperimentazione della prima vendemmia ghiacciata a Chiomonte, da uve locali, Avanà Becouet, Chatus ottenendo le prime 100 bottiglie di Icewine, il San Sebastiano vino del ghiaccio di Chiomonte.